Il fascino discreto dell’oggetto
Galleria nazionale d’arte moderna
Viale delle Belle Arti 131
Dal 18 febbraio al 2 giugno 2013
martedì – domenica dalle 10.30 alle 19.30
biglietti: intero 12 euro, ridotto 9,50 euro, ridotto speciale solo mostre 7 euro ( minori di 18 e maggiori di 65 anni)
info: 06 32298221
Dal 18 febbraio al 2 giugno la GNAM ospita la mostra “Il fascino discreto dell’oggetto. La natura morta dalle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna 1910-1950”. Delle oltre 300 opere che il museo possiede su questo soggetto, ne sono state scelte circa 150 fra dipinti, disegni, stampe databili dal 1910 e il 1950.
Quasi tutti gli artisti italiani del Novecento si sono cimentati con la natura morta, ma è soprattutto nella prima metà del secolo che questo soggetto si può considerare una cartina di tornasole dell’innovazione dei linguaggi e delle poetiche. Più che un genere da perpetuare con consuetudine paziente, è stato un campo di sperimentazione, in cui l’oggetto si è posto ora come veicolo di espressione lirica, ora come tema di ricerca formale.
La mostra, che abbraccia la prima metà del Novecento, focalizza l’attenzione sugli esemplari meno noti, se non addirittura ignorati, e comunque su quelli che hanno riscosso minore fortuna critica, anche se di qualità comunque alta. Per questo motivo sono escluse dalla mostra le opere che il pubblico incontra nell’attuale percorso museale o che sono state esposte spesso in passato. Non mancano comunque i protagonisti, da De Chirico a Manzù, e un posto speciale è ovviamente riservato a coloro che della natura morta hanno fatto un cavallo di battaglia, come Morandi, de Pisis, Pirandello, comunque presenti con lavori meno conosciuti.”