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A ROMA
I mercoledì di Tiziano: incontri di approfondimento di Storia dell’Arte ad ingresso libero
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
Ingresso dalla scalinata di via Milano 9 A, Roma
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
“In occasione della mostra Tiziano alle Scuderie del Quirinale il Palazzo delle Esposizioni presenta I mercoledì di Tiziano: ogni mercoledì, per cinque settimane, tornano gli attesi incontri di approfondimento sui grandi temi dell’arte e della cultura che ogni mostra delle Scuderie del Quirinale pone in primo piano. Storici dell’arte tra i più autorevoli offriranno ai visitatori l’occasione per conoscere, da diverse prospettive, la figura di Tiziano, le sue opere, la sua arte.”
Programma
13 marzo, ore 18.30
Augusto Gentili
La pittura infinita del vecchio Tiziano (1555-1575)
Un pittore che riflette sui temi e i problemi d’attualità, tra letteratura, politica e religione, pronto a staccarsi da Venezia e dalle ultime signorie italiane per affrontare il rischio della dimensione europea. Un pittore che sperimenta fino all’ultimo, cercando un linguaggio essenziale che ancora non esiste – che ancora nemmeno è stato pensato – per mantenere coerenza programmatica e dignità conoscitiva alle ultime storie e alle ultime poesie. Il vecchio Tiziano, lungo un percorso di radicale indipendenza dentro la storia delle idee.
20 marzo, ore 18.30
Mauro Lucco
Una lettura degli anni giovanili
Quello della data di nascita di Tiziano è un problema che continua a far discutere gli storici dell’arte; conoscerla sarebbe cruciale per inquadrare esattamente la sua figura all’interno del complesso panorama artistico del tempo e comprendere il suo ruolo e la sua importanza rispetto ai fatti salienti di un’epoca, in cui il tempo volava più rapido di una freccia e gli altri artisti si chiamavano Giovanni Bellini, Giorgione, Sebastiano Luciani e Lorenzo Lotto.
27 marzo, ore 18.30
Claudio Strinati
Tiziano tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del ’500 . L’affermazione italiana ed europea
Chiave della rivoluzione di Tiziano è il suo pensare a una forma pittorica nuova, capace di regalare all’osservatore l’idea di una presenza delle immagini che non è quella della percezione quotidiana, che non è dimostrazione della sovrana bravura dell’artefice, ma che è essa stessa l’afflato possente del sentimento della vita nell’immagine dipinta.
3 aprile, ore 18.30
Antonio Paolucci
X’è Tician che tiene la bandera…
Così scriveva Marco Boschin nel suo poetico sciovinismo, ed è vero: la grande civiltà figurativa italiana è stata veneziana in larga e decisiva misura. Dopo le mostre su Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto e, prima ancora, Dürer, nel suo rapporto con l’Italia, alle Scuderie del Quirinale non poteva mancare una riflessione su Tiziano.
10 aprile, ore 18.30
Giovanni C. F. Villa
Note per una mostra
Tiziano Vecellio, tra i massimi esponenti della grande stagione del Cinquecento veneziano, indifferente alle mode e attento soprattutto alla verità emotiva delle sue opere, attraversa due terzi di un secolo mantenendo una qualità pittorica altissima, pur fra i cambiamenti più radicali: dal classicismo monumentale dell’esordio ai brillanti contrasti cromatici dei ritratti fino alle opere degli ultimi anni di una forte spiritualità e una spiccata teatralità.
17 aprile, ore 18.30
Elisabetta Rasy
Tiziano sulla scena del suo tempo
Tiziano Vecellio non è stato soltanto un sommo maestro della pittura, è stato anche un protagonista della metamorfica cultura del suo tempo, trasformandosi, attraverso un percorso straordinario, da giovane montanaro del Cadore a primo pittore imperiale.