Le sale del Complesso del Vittoriano accolgono una delle mostre più importanti e di spessore che Roma attendeva da moltissimo tempo, quella dedicata a Giorgio Morandi.
L’esposizione, curata da Maria Cristina Bandera, vanta 150 opere dell’artista bolognese divise tra dipinti, incisioni, acquerelli e disegni; una mostra a 360° che documenta la vicenda artistica di uno dei maestri dell’inizio del’900. Impegnativo e ricco il percorso espositivo che – partendo dalle incisione – scruta il concetto di modernità e la delicatezza, quanto la complessità dell’espressione artistica del maestro bolognese. I soggetti sono semplici e delicati, ricorrenti: paesaggi, fiori, quest’ultimi immancabili nelle composizioni, ma soprattutto le nature morte, una vera e propria “ossessione” per Morandi, che attraverso bottiglie, fiori, ciotole, e altri pochi oggetti di uso comune cerca di mettere su tela o lastra la semplice realtà.
Dice Morandi: “Credo che nulla possa essere più astratto,più irreale, di quello che effettivamente vediamo”. Nel susseguirsi dell’esposizione notiamo i percettibili cambiamenti di luci e ombre, di forme e geometrie di soggetti molto simili da dipinto a dipinto, ma che di fatto ci aiutano a percepire l’evoluzione artistica e di percezione di Giorgio Morandi. Difficile accostare il maestro bolognese a qualche corrente artistica ben definita; sicuramente l’influenza metafisica si nota in alcuni dipinti, ma la sua fu una toccata e fuga, in quanto Morandi già a partire dagli anni ’20 recupera il gusto della fisicità degli oggetti, tornando così alla realtà e a una ricerca autonoma del proprio stile pittorica, svincolata da qualsiasi influenza delle avanguardie. Assolutamente delicati poi, quasi commoventi, gli acquerelli presenti nella mostra che restituiscono a chi li guarda una sensazione di tranquillità, dove i colori così sapientemente accorpati sulla carta ci fanno “sentire” tutta la forza espressiva di chi li ha dipinti. Il percorso, che segue una sequenza cronologica, è via via un susseguirsi di emozioni e di ricerca profonda da parte di Morandi; stiamo parlando di una mostra assolutamente “piena”, concreta, dove si respira l’interezza dello sforzo artistico del maestro, e che assolutamente merita di essere accolto e vissuto dal grande pubblico.
Fino al 21 giugno
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere (clicca qui per vedere la mappa)
Tel. 06.6780664
Orario: dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 19.30, venerdì e sabato fino alle 22, domenica fino alla 20.30
Biglietti: 12 euro intero, 9 euro ridotto
Info: www.comunicareorganizzando.it
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SherabuonADOMENICA